Redazione
“Il Ballo dei Diavoli” - tra fede cristiana e folklore pagano
Aggiornamento: 10 apr
lI grande impegno dell'Associazione Pro Loco “Hippana” di Prizzi anche quest'anno simboleggia il senso di rinascita, di risurrezione e di rifioritura che Giuseppe Girgenti, presidente dell'associazione, attribuisce a “U Ballu di Diavuli”. Una festa a metà tra il sacro e il profano che ha reso Prizzi famoso nel mondo.

L’antica lotta tra il Bene e il Male, tra la rinascita primaverile e il freddo inverno, questa è l’origine del Ballo dei Diavoli che ha reso il nostro paese celebre nel mondo. Il Cristianesimo ha interpretato l’antico rito in una lotta tra la Morte e la Vita con il trionfo di quest’ultima sottolineato dalla resurrezione di Cristo.
La domenica di Pasqua, infatti a Prizzi, la Morte, vestita di un abito giallo e armata di balestra, gira tra la folla e, aiutata dai Diavoli vestiti di rosso, sceglie le vittime che condurrà all’inferno. Queste, riscattare la propria anima, dovranno pagare un obolo, una piccola offerta di denaro. Tra le grida e l’incitazione si fa avanti il simulacro della Madonna che, ancora vestita a lutto, cerca di riabbracciare il Cristo risorto.
Il Ballo dei Diavoli è proprio il tentativo delle forze del male di impedire questo abbraccio. Per ben due volte il Male sembra avere la meglio fino a che, al terzo tentativo verranno colpiti e uccisi dagli Angeli e, mentre le campane suonano a festa, la Madonna, mostrando ora la veste celeste raggiunge suo Figlio: è questa la vittoria del Bene sul Male.
L'evento si terrà domani dalle prime ore del pomeriggio.
Pubblicità: